Immagina di trovarti in una cucina gourmet, con due preziosi doni della terra davanti a te: il maestoso tartufo bianco e il raffinato tartufo nero. Entrambi sono protagonisti indiscussi della cucina di alta classe, ma ciascuno ha una storia, un carattere e un ruolo unico da raccontare. Chi vincerà la tua preferenza? Scopriamo insieme cosa rende questi due gioielli così speciali.
Un viaggio alle origini
Il tartufo bianco, conosciuto dagli esperti come Tuber magnatum pico, cresce silenzioso e nascosto nei terreni morbidi delle colline. Spesso associato alla città di Alba, ha trasformato questa zona in una mecca per gli amanti della gastronomia. Anche Savigno sta, di anno anno, aumentando il numero dei visitatori che vengono a cercare e gustare questo prezioso prodotto. Il tartufo nero, invece, si fa trovare in regioni italiane un po’ più a sud. Se il bianco è il sovrano incontrastato dell’autunno, il nero preferisce il rigore dell’inverno.
È la stagione che detta le regole: da ottobre a dicembre si rincorre il bianco, mentre tra dicembre e marzo il nero si svela sotto la neve.