A Bologna e nelle sue campagne, il 17 gennaio non è un giorno qualunque: è la festa di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali e delle stalle. 🐖🐓🐴
In passato, questa giornata era un momento di forte unione tra le famiglie contadine. Il prete passava di casa in casa per benedire gli animali, con un pensiero speciale per i maiali e le stalle. Dopo il tramonto, le aie si animavano: ogni famiglia accendeva un grande falò di buon auspicio per l’anno appena iniziato. Si faceva a gara per realizzare quello più bello e luminoso, tra risate e racconti attorno al fuoco. 🔥✨
Ma una festa non è tale senza i suoi sapori: nelle cucine si preparavano piatti semplici ma ricchi di tradizione: un bel piatto di polenta fumante al ragù, le frittelle di mele – simbolo dell’abbondanza – che, essendo considerati dolci di Carnevale, iniziavano a comparire perché dal 7 gennaio il tempo del Carnevale era già iniziato! 🥞🍎
Questa antica tradizione ci ricorda il valore della comunità e il legame profondo con la terra e i suoi ritmi. 🌾
Hai mai sentito parlare di questa usanza? Oggi come allora, celebrare Sant’Antonio Abate è un modo per guardare al futuro con speranza e gratitudine.
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